LE TRADUZIONI DI Legnofilia
Patrick's Blood and Gore - Sponderuole - #90,#90A
- Autore: Patrick A. Leach
- Testo originale: www.supertool.com
- Traduzione: donhaldo
- Tutti i diritti riservati - Nessuna parte di questo contenuto può essere riprodotta in nessun modo senza l'esplicito consenso scritto dell'autore del testo originale e dello staff di Legnofilia.
Permesso di tradurre concesso dall'autore Patrick A. Leach
Sponderuola "bull nose" - #90
- Lunghezza: 4" (10,1 cm)
- Larghezza (lama): 1" (2,54 cm)
- Peso: 1 lb (453 g)
- Periodo di produzione: 1898-1969
- Utensile raro: No
Queste pialle sono tutte in ghisa e completamente placcate in nichel. La quantità di nichelatura originale che rimane ha un'incidenza enorme sul valore di queste pialle, ma non influisce minimamente sulla loro funzionalità. I fianchi sono spianati e, presumibilmente, in squadro con la suola. Tutte le pialle della serie hanno la caratteristica impugnatura "HAND-Y" praticata nei fianchi, analoga a quella dei pialletti (block plane), allo scopo di consentire una presa più confortevole. Esse possono essere impugnate ed utilizzate sia con la mano destra che con la sinistra.
La suola di ciascuna pialla è composta di due parti: una sezione per la parte anteriore ed una per quella posteriore. La sezione anteriore poggia sopra, potendovi scorrere, alla sezione posteriore, ed entrambe sono assicurate insieme per mezzo di una larga vite alloggiata in una scanalatura. L'ampiezza della bocca della pialla viene regolata allentando tale vite, quindi facendo scorrere la sezione anteriore su quella posteriore ed infine serrando nuovamente la vite stessa. Dopo ripetuti utilizzi, questa vite può subire danni, quindi è bene controllarne lo stato. E' anche opportuno controllare l'area della fusione nella quale la vite si innesta nella sezione posteriore, perché è suscettibile di rotture, che sono impossibili da vedere se non si separano le due parti della pialla, e anche così rimangono difficili da individuare. Controllate l'alloggiamento della vite sulla scanalatura della sezione anteriore, al fine di individuare qualsiasi segno di incrinature da sforzo, che può risultare da un eccessivo serraggio della vite.
All'interno della sezione anteriore, accessibile solo quando le due sezioni della pialla sono separate, c'è una piccola vite di regolazione, orientata parallelamente alla suola, che può essere usata per aggiustare l'apertura della bocca. Essa appoggia contro la larga vite di regolazione utilizzata per tenere insieme le due sezioni ed è quella che consente di mantenere la bocca alla larghezza voluta, una volta che le due sezioni sono avvitate insieme. La possibilità di preservare l'apertura della bocca è una caratteristica utile, anche se in alcun modo vincolante, per le volte in cui la sezione anteriore viene rimossa allo scopo di affilare la lama oppure per utilizzare l'utensile in configurazione "a scalpello".
Spesso la vite di regolazione è bloccata, cosa che non è possibile determinare se non portandosi appresso un piccolo cacciavite per smontare la pialla prima di acquistarla. Se si verifica tale condizione, è meglio evitare di cercare di sbloccare la vite senza prima aver fatto abbondante uso di un olio penetrante (Svitol o similari – N.d.t.): in caso contrario la scanalatura sulla testa della vite potrebbe rovinarsi, lasciandovi con un bel pasticcio da risolvere. Se trovate difficoltoso chiudere la bocca della pialla oltre una certa ampiezza, significa che dovete avvitare più a fondo la vite di regolazione, perché essa sta battendo contro la vite di serraggio delle due sezioni, impedendo a quella anteriore di scorrere ulteriormente all'indietro sul quella posteriore. Alcune persone semplicemente hanno rimosso la vite di regolazione dalla pialla perchè con ogni probabilità non gradivano avere a che fare con così tante viti.
Una larga vite di regolazione zigrinata sporge dal retro della pialla. Essa attiva un meccanismo simile a quello che si trova sui pialletti della serie #60, nel quale la vite attiva una sezione flottante della fusione di ghisa, che poggia liberamente su un piano inclinato rettificato. Per eliminare errori di allineamento quando la sezione flottante scorre sul piano inclinato, essi formano una specie di incastro dente-canale. La sezione flottante ha poi una piccola sporgenza che si innesta in un solco ricavato sul dorso della lama.
La vite di aggiustamento, nei modelli più vecchi, è più larga e in qualche modo più grezza di quella che si trova sui modelli successivi, perché è un pezzo di fusione. La zigrinatura è più grossolana nei modelli più vecchi, e la scritta "STANLEY" è impressa circolarmente sulla testa della vite. Nei modelli più recenti, alle volte è difficile stabilire se la pialla è stata fabbricata negli Stati Uniti oppure in Inghilterra. Sulla sommità della lama è incisa l'origine della pialla, ma spesso è difficile leggere tale incisione, a meno che la pialla non venga aperta. Le sponderuole più larghe di questa serie hanno l'indicazione del paese di fabbricazione incisa sia sulla lama sia sul disco presente nella sezione anteriore (per maggiori dettagli su questo disco, vedere la descrizione della #92). I modelli più vecchi di questa pialla hanno le date dei brevetti incise sulla lama.
Dovendo acquistare una di queste pialle, è conveniente portare con se una squadretta per verificare che suola e fianchi siano correttamente in squadro. E' anche opportuno controllare la bocca, in modo da accertarsi che non sia stata manomessa (ad esempio limata) e che abbia una larghezza uniforme per tutta la sua ampiezza. Assicuratevi che non sia sbeccata, specialmente negli angoli, cosa che spesso accade, e che non mostri alcuna incrinatura causata da eccessiva sollecitazione. Ispezionate, per tutta la sua lunghezza, l'area in cui le due sezioni della pialla si sovrappongono, in quanto questa è un'altra zona che pare essere suscettibile di incrinature o di avere porzioni rotte nella sezione anteriore. Osservate la suola della pialla per verificare che la sezione anteriore sia allineata con quella posteriore. Ho visto fin troppi esemplari di queste pialle con le due porzioni della suola non allineate a causa di una non accurata rettifica. Questo problema sembra essere più frequente sui modelli più larghi e recenti di queste pialle (#92, #93, #94)
Il danno che più di frequente si trova in questi tipi di pialle interessa il controferro, il quale viene bloccato in posizione agendo con un cacciavite a taglio su una piccola vite, la quale fa sì che il controferro si incastri a pressione su un "ponte" della fusione che si estende da parte a parte all'interno della sezione posteriore della pialla. Siccome il controferro è piuttosto lungo in relazione al suo spessore, è abbastanza facile che si spezzi in due. Questo danno normalmente non può essere notato, a meno che la pialla non venga completamente aperta. Spesso, la rottura è saldata e ripianata e se la riparazione è fatta bene non ha alcun effetto sull'utilizzo della pialla, ma un collezionista fuggirebbe a gambe levate se gliene capitasse una sotto al naso.
Tutto quanto è stato scritto fino a questo punto si applica ad ognuna di queste sponderuole, fino alla #94 inclusa.
Questo specifico modello fu il più popolare della serie, a giudicare dal lungo periodo durante il quale fu in produzione, e fu anche il primo della serie ad essere offerto da Stanley. E' come se Stanley avesse provato la temperatura dell'acqua prima di tuffarsi a produrre le altre pialle più lunghe. Il primo modello di questa pialla non ha il numero stampato in rilievo in nessuna delle sue parti, ma nei modelli successivi il numero in rilievo venne collocato nella parte superiore, all'estremità della sezione anteriore. Copie di questa pialla e delle sue due "sorelle" più larghe vengono ancora fabbricate in Inghilterra.
Sponderuola per ebanisti - #90A
- Lunghezza: 4" (10,1 cm)
- Larghezza (lama): 1" (2,54 cm)
- Peso: 1 lb (453 g)
- Periodo di produzione: 1937-1943
- Utensile raro: Sì
Quello che distingue questa pialla dalla #90 è la costruzione del corpo realizzata con un unico pezzo. E' una sponderuola "bullnose", ma non c'è la possibilità di regolarne l'ampiezza della bocca (come invece avviene per la #90 realizzata in due sezioni). Ha un meccanismo di regolazione della profondità di taglio simile, ma diverso, nel quale una vite zigrinata ingrana su una singola scanalatura passante della lama, una soluzione più economica di quella presente nella #90. La vite zigrinata si muove lungo una barra filettata lunga 1 3/8" (3,5 cm) che è a sua volta avvitata nella parte posteriore del corpo pialla. La vite riporta una incisione con la scritta "No. 90A". La lama ha la scritta "90A" incisa su di essa, ma, più importante, riporta anche l'incisione "MADE IN USA", cosa molto importante se siete collezionisti e avete voglia di "scucire" i mille e più dollari necessari per possedere questa tizia.
Queste pialle non sono mai state molto popolari qui e la guerra contribuì ad aumentarne la velocità di uscita dal mercato. Come conseguenza di ciò, esse sono davvero rare. Dopotutto, perché mai qualcuno avrebbe dovuto acquistare una sponderuola non regolabile, quando la #90 forniva le stesse funzionalità ma con molti più fronzoli? Certamente non molti, e questo ne spiega la scarsa diffusione. Nemmeno la sgargiante nichelatura poteva contribuire ad aumentarne le vendite.